GIALLO – DURATA 100′ – FRANCIA
Pierre e Cléa accolgono in casa Belle, la figlia di un loro caro amico che ha bisogno di essere ospitata per un periodo. Tutti e tre conducono una vita talmente pacifica che sembra perdere di ogni sostanza. Questo fino al giorno in cui Belle viene trovata morta. Pierre viene accusato del delitto e la polizia invade casa loro e rivolta come un calzino le loro vite…
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La mia recensione è piuttosto negativa: film insipido, banale, piatto. Forse il romanzo sarà migliore chissà
Tratto da un romanzo di George Simenon (il papà del Commissario Maigret). Era da tanto che non vedevo un bel film francese. E Charlotte Gainsbourg la amo da sempre.
Film veramente brutto…
Premesso che non ho letto il libro e quindi non posso valutare se la trasposizione è fedele, ma il film parte bene con la storia che sembra interessante ma la storia non si sviluppa mai, si trascina fino alla fine con un protagonista che vince il premio per l’apatia. Canet caratterizza un personaggio totalmente amorfo e apatico, completamente scollegate dalla situazione in cui si trova al contrario di tutti 8 comprimari molto più coinvolti. Manca totalmente il personaggio di belle con il quale non si crea nessun legame rimanendo marginale alla storia. Il finale è a tema con lo svolgimento del film, buttato li. Voto 4/5
Gli attori sono bravi, così come la regia… il film prende bene… nel finale però si perde.
Intendo dire che in primo luogo non è plausibile l’esito dell’indagine (non voglio spoilerare) e che solo dopo accurate ricerche sul web ho potuto farmi un’idea degli accadimenti finali.
Dalla visione del film tutto è solo accennato e lascia ampio margine all’interpretazione personale : la cosa in particolari plot può essere stuzzicante, in questo caso ti lascia l’amaro in bocca .
film senza né capo e né coda quando è finito mi sono chiesto cosa avessi visto
Credo sia un Thriller piuttosto interessante anche se manca leggermente in profondità, lui, il protagonista sospettato mi è piaciuto nella sua mancanza di emotività, il modo in cui (non) comunica con gli occhi, un bel personaggio, in definitiva una pellicola passabile, pià che buona.